Abbiamo chiesto a Giacomo di raccontarci la sua esperienza di stage presso la Vitale Barberis Canonico.
La vittoria del Wool4School ti ha premiato con due settimane di tirocinio presso Vitale Barberis Canonico a Pratrivero. Come è andata?
Durante le due settimane che ho trascorso presso l’azienda Vitale Barberis Canonico, ho avuto modo di scoprire un settore che fino a quel momento conoscevo poco, ovvero il mondo della lana.
Inizialmente, avevo un po’ paura ad interfacciarmi con un ambiente nuovo e non sapevo come muovermi, ma passati un paio di giorni, all’interno dell’azienda, ho iniziato a sentirmi a mio agio nel mondo della Vitale Barberis Canonico.
Raccontaci cosa hai visto e fatto, praticamente, in azienda.
Per prima cosa ho visitato il magazzino delle lane, dove ho visto la lana pettinata pronta alla filatura o alla colorazione e il meraviglioso archivio dei tessuti, mentre, nei giorni successivi, ho approfondito gli aspetti tecnici del processo produttivo.
Sia la prima che la seconda settimana, ho affiancato prima l’ufficio marketing, svolgendo diverse attività, come la stesura delle risposte per le interviste e aiutato a fare foto per i post sui social media e poi il team dei disegnatori, che mi ha mostrato le collezioni primavera/estate e autunno/inverno e spiegato, nel dettaglio quali erano le linee dell’azienda e le loro caratteristiche.
In quei giorni ho avuto modo di svolgere anche altre mansioni, come la campionatura di una collezione, la selezione di alcuni fazzoletti con precedente bollinatura e la sistemazione degli stessi per gruppo cromatico e in più mi è stato spiegato come disegnare i tessuti su pc tramite CAD.
Ho visitato anche l’ufficio qualità, dove, come in tutti gli altri uffici, per prima cosa, mi hanno spiegato cosa fanno, ossia il controllo della qualità sia della lana grezza che della pezza finita, verificando i nodi, il grasso della lana, il suo PH e verificando i tessuti, con diversi test, come quello dello sfregamento, tessuto contro tessuto, o della resistenza allo strappo per trama e per ordito, etc etc.
Qual è l’aspetto che più ti ha colpito?
Tutto il lavoro che c’è dietro la presentazione di una collezione! Infatti, grazie alle spiegazioni dei disegnatori, ho scoperto, che viene iniziata quasi un anno e mezzo prima, insomma un lavoro immenso, che non mi aspettavo proprio.
Cosa pensi di aver imparato grazie a questa esperienza.
Sono state due settimane intense e straordinarie, mi hanno fatto vedere la moda sotto un altro punto di vista. Ho capito che dietro quello che vorrei fare io, ossia lo stilista, c’è un mondo e chi sono i veri e propri protagonisti della moda. Ho compreso che devo tenere ben a mente tutte queste realtà straordinarie, che realizzano un prodotto unico nel loro genere e che, in futuro, dovrò collaborare con tutti loro, il più possibile.